lunedì 22 dicembre 2008

Altre foto, altri ricordi!


















Continuano ad arrivare foto e scritti dei partecipanti al Patasarriba, ognuno è un contributo prezioso per ricostruire tassello dopo tassello la magica esperienza in Argentina.

Questi scatti sono di Andrea Meluso, milanese che non perdeva occasione per immortalare in maniera inconsueta ed originale scorci, volti, storie dell'Argentina. Grazie anche a te Andrea, al tuo occhio, alla tua sensibilità.









venerdì 12 dicembre 2008

Ancora cartoline da Buenos Aires




Godetevi questi 15 scatti di Giovanni Antonio Stella, per rinfrescare la memoria e fare un tuffo nei quartieri caratteristici della capitale argentina.
Besos!

mercoledì 3 dicembre 2008

La storia nei volti
















Per chiudere in bellezza, I volti di alcuni protagonisti di Patasarriba




Grazie agli scatti di Giovanni Pietro Stella

Gente argentina











Grazie al giovane fotografo Giovanni Pietro Stella che ha arricchito il blog con alcuni scatti spettacolari. Come questi "volti" catturati a Buenos Aires nel corso delle manifestazioni di Patasarriba...alla prossima avventura!

lunedì 1 dicembre 2008

Grandi emozioni per l'incontro con i marchigiani in Argentina

Una grande famiglia allargata quella dei marchigiani in Argentina, che secondo un recente censimento risultano essere ben 1.500.000 con discendenza fino alla terza generazione.
I protagonisti marchigiani del progetto di salute mentale “Patasarriba 2008” non potevano certo perdere l'occasione di un incontro con i loro compaesani, riuniti sotto la “Federmarche”. La federazione nata nel 1984 riunisce oggi 23 associazioni da tutta l'Argentina, soprattutto dalle province di Buenos Aires, Cordoba, Mendoza, Rio Negro, Santa Fe, Bariloche, ognuna composta da centinaia di soci. All'interno della sede centrale i marchigiani di Patasarriba, provenienti dalle associazioni Tipi Tosti, Alpha (Pesaro) e Solidalea (Ancona) sono stati accolti con affetto ed è stato offerto loro un delizioso buffet e dell'ottimo vino. In cambio l'anconetano Roberto Grelloni, presidente Anpis nazionale ha portato in dono il libro fotografico offerto dalla Provincia di Ancona “In sul calar del sole”, gagliardetti della regione Marche e magliette del progetto Patasarriba.
“Siamo onorati di avervi con noi- ha esclamato il presidente della federazione Giuliano Brandi -non scordiamoci che siamo stati un popolo di migranti. Perchè allora discriminare chi si trova oggi nella stessa condizione?”. “La vera forza per il futuro sono i giovani-ha annunciato Antonio Russo della polisportiva pesarese Tipi Tosti- con la nostra energia ed ottimismo possiamo contrastare ogni forma di stigma e discriminazione”.
E' seguito quindi al tavolo un confronto di esperienze tra i presenti, arricchito dalle osservazioni di Hebe Clementi, figlia di maceratesi e ricercatrice presso il Cemla (centro studi migratori sudamericani). “Le Marche sono all'avanguardia sulle tematiche della disabilità -ha sottolineato ancora Brandi -l'importante è cercare il dialogo, fare rete e portare il buon esempio al di fuori dei confini territoriali”. Anche Roberto Grelloni si è detto orgoglioso dell'incontro con i marchigiani-argentini, spiegando lo spirito del progetto Patasarriba sul tema della salute mentale e la missione a Buenos Aires per l'integrazione sociale attraverso lo sport. In occasione dell'incontro, Mauro Ercoli, presidente della Societad Potentina di Mutuo Soccorso fondata nel 1934 ha voluto ricordare il monumento “Piramide De Majo” copia di quello sito nella piazza di Potenza Picena, interamente realizzata in marmo e abbellita da pannelli bronzei opera dell'artista Giuseppe Asciutti.

domenica 30 novembre 2008

Novanta x due




Giornata di saluti oggi per i protagonisti di Patasarriba. Già pronti a mettere sotto sopra un'altra parte del mondo dopo i dieci giorni a Buenos Aires; per mettere sotto sopra non solo le città ma anche dentro e fuori ognuno di noi. "Questo saluto rappresenta l'inizio di un percorso fatto di scambio, cooperazione, formazione" è stato l'auspicio del presidente dell'Anpis Roberto Grelloni. "Grazie, siete meravigliosi!" ha esclamato la presidente dell'associazione argentina Adesam Carmen Mercedes Càceres.

Patasarriba 2009? Sarà una grande sorpresa per tutti, intanto il bilancio dell'evento 2008 non può che essere strapositivo e ricco di proposte per le prospettive future. L'Anpis ha scelto da che parte stare: ha scelto Valeria, una ragazza ospite di uno dei più grandi ospedali psichiatrici femminili di Buenos Aires che ha scelto di intervenire sulla questione affermando che "il colore del profumo della libertà è bianco"; l'Anpis, le associzioni sportive hanno scelto la persona e non il problema. Oggi Voi siete chiamati a dire il vostroo sì, ma verso dove?



Alla fine della riunione di congedo, i ragazzi dell'associazione "Special Boys" di Bologna hanno consegnato all'Adesam le bandiere di Patasarriba Italia-Argentina, piene di firme raccolte in questi giorni durante gli eventi per le vie della città.


Mauro Nannini, vicepresidente Anpis e i ragazzi dell'associazione "Baraonda" di Terni hanno regalato la bandiera tricolore anch'essa piena di firme in segno di rinnovata amicizia tra Italia e Argentina.




Foto di China Ski

sabato 29 novembre 2008

Incontro Umbria-Argentina


Un grande giorno per i partecipanti di Patasarriba arrivati dall'Umbria che hanno incontrato la comunità di "compaesani" ormai insediatisi qui in Argentina da varie generazioni. Ospiti alla trasmissione radiofonica umbra "L'ombelico del mondo" (http://www.am770.com.ar/) che va in onda ogni settimana, i ragazzi di Patasarriba hanno consegnato alla comunità vari regali portati dall'Italia: magliette, libri, dvd e una pubblicazione su Palazzo Trinci di Foligno. Momenti di commozione dopo la trasmissione nella quale sono intervenuti il vice-presidente Anpis Mauro Nannini e due ragazzi delle polisportive, Mirko e Carlo per confrontarsi sul vissuto della salute mentale e ribadire ancora una volta il "no" ai manicomi. Dopo la "fatica" radiofonica tutti a pranzo per passare insieme altri momenti emozionanti prima dei saluti e delle promesse di rivedersi presto in Italia.
“Vogliamo dire grazie alla Regione e all'assessore alle politiche sociali Damiano Stufara che ha appoggiato questo straordinario progetto di scambio” ha sottolineato Nannini ribadendo l'opera di sensibilizzazione portata avanti dai 27 ragazzi provenienti dalle polisportive Tartaruga di Orvieto, Peter Pan di Umbertide, Baraonda di Terni e Cobra di Spoleto. Nei giorni precedenti le associazioni umbre hanno preso parte alle partite di calcio a cinque all'interno del manicomio “Montes De Oca” e alla Bombonerita del quartiere Boca dove hanno continuato a omaggiare gli amici argentini con le magliette colorate di Patasarriba.


Singing in the rain!

Momenti della manifestazione lungo Avenida De Majo

Una pioggia battente si è abbattuta oggi su tutta Buenos Aires, proprio nel bel mezzo del corteo lungo Avenida De Majo che si sarebbe dovuto concludere in Plaza De Majo, proprio davanti alla Casa Rosada...

Niente paura per i protagonisti di Patassariba, che hanno continuato a ballare, cantare e sfilare lungo la strada, accompagnati ancora una volta dagli amici argentini.
Il rullo dei tamburi ha scandito la lunga "marcha de derechos" tra bandiere e striscioni, suoni e colori.
Nonostante il maltempo abbia fermato la marcia fino alla Piazza centrale, la manifestazione è proseguita per circa due ore all'interno di un bar, anch'esso messo "sottosopra!". Un ponte con l'argentina, un ponte per cancellare un passato (i manicomi per gli italiani) ancora presente per i nostri amici argentini.....anche sotto i portici del museo Cabildo.

Foto di Giovanni Pietro Stella

Il quartiere Caminito




Dopo l'evento sportivo nei pressi della Bombonera tutti a visitare il Caminito, la piccola via del quartiere Boca dipinta con colori sgargianti dai marinai italiani (in gran parte genovesi) che ha ispirato il tango più famoso del mondo. Agli angoli delle strade abbiamo ammirato coppie che ballavano il tango, immigrati che bevono ai tavoli dei bar, negozietti di chincaglierie e oggetti retrò. Un'atmosfera straordinaria, allegra e malinconica allo stesso tempo

Foto di Giovanni Pietro Stella

Una statua per Maradona




Una statua a misura d'uomo campeggia nello stadio del Boca Junior. Si tratta di quella di Diego Armando Maradona, ex "pibe de oro", che la società sudamericana ha voluto in suo onore far scolpire per ricordare le gesta del mitico "numero dieci" campione del Mondo con la maglia dell'Argentina.

Nella foto Giuseppe dell'ass. sportiva umbra "Il Cobra"

Finalmente il Boca!


Un sogno che si avvera, l'ingresso alla Bombonera nel quartiere del Boca. A gruppetti di 30-40 persone i protagonisti di Patassariba hanno varcato l'ingresso di uno degli stadi più famosi del mondo dove si allena il Boca Junior (la squadra più titolata insieme al Milan!)

Il Boca ha delle chiare origini italiane fu fondato infatti il 3 aprile 1905 da Esteban Baglietto, Alfredo Scarpatti, Santiago Pedro Sana ed i fratelli Juan e Teodoro Farenga, emigrati da Genova Boccadasse e trasferitisi in Argentina, a Buenos Aires, nel leggendario quartiere genovese.
Il clima che si respira alla Bombonera è tra i più caldi del Sudamerica, e i cori dei tifosi sono tra i più celebri.

La Bombonera è famosa anche per "le vibrazioni" che si sentono quando tutti i tifosi presenti cominciano a saltare a ritmo. Da ciò deriva l'espressione "La Bombonera no tiembla. Late" (La Bombonera non trema. Batte)..... e Vive come un cuore pulsante ......Da brividi ....... quando ci giochi da avversario è facile che ti tremino i polsi quando i tifosi all'unisono si scatenano


Attualmente il Boca conta 61.000 soci abbonati.Si dice che il Boca sia la squadra preferita dalla "metà più uno del paese" (la mitad más uno del país). Credenza falsa ; un sondaggio ha rivelato infatti che la cifra si ferma al 40% della popolazione, mostrando che comunque il Boca è di gran lunga la squadra più tifata.

La bandiera avuta in dono dall Municipalidad di Moreno


Una bandiera piena di colori, dipinta dai pazienti della Municipalidad di Moreno per gli amici italiani.

Grazie!
Foto di Giovanni Pietro Stella

venerdì 28 novembre 2008

La "Sband" dell'associazione Alchimia


E proprio la musica è stata insieme allo sport protagonista di questo viaggio straordinario in difesa dei diritti. Memorabile infatti l'esibizione della “Sband” dell'associazione Alchimia di Frascati che all'interno dell'”Asociacion trabajadores del Estado” hanno dato il via al concerto di musica popolare eseguendo i brani “Mannaia agli ingegneri”, “Brigante se more” e “Bella ciao” con tamburi, organetti e chitarre. Anche l'artista umbro Stefano Maria Crocelli ha dato prova del suo talento suonando il tipico strumento etnico dei nativi australiani Dijeeridoo, preceduto dallo spettacolo teatrale “El Burgues gentilhombre”di Moliere realizzato dall'Hospital Posadas. Momento particolarmente toccante lo scambio di esperienze tra gli utenti dei centri di salute mentale sia italiani sia argentini all'interno dell'auditorium, moderato da Raffaele Dovenna del direttivo Anpis. Un'altra delegazione del gruppo di Patasarriba dell'Emilia Romagna ha invece incontrato giovedì mattina alcune esponenti dell'associazione “Madres de Plaza De Majo” e la sua presidente Jiorita che dal 1977 ogni giovedì continuano a sfilare intorno alla Piazza per manifestare contro il massacro dei loro figli desaparecidos.

Gli italiani del Patasarriba conquistano il Boca

Grande evento sportivo ieri nella palestra dove si allena il Club Atletico Boca Junior, la "Bombonerita", che ha visto cinque squadre italiane composte complessivamente da circa 60 giocatori disputare match di calcetto contro squadre locali miste. Ancora una volta lo sport ha fatto da elemento trainante per coinvolgere soggetti con problemi di salute mentale, operatori, liberi cittadini che dall'Italia sono arrivati fino alla capitale argentina per dire “basta” ai manicomi a trent'anni dalla legge Basaglia.
Durante le partite i gruppi italiani hanno fatto visita anche al celebre stadio “Bombonera” che tutte le domenica vibra di energia quando scendono in campo i campioni del Boca junior.
Si è quindi svolta la visita al museo dove sono esposte le Coppe conquistate dal Boca junior (la più titolata al mondo insieme al Milan), la statua del pibe de oro Maradona e una grande quantità di foto e documenti originali che raccontano la storia del club.
Verso sera il serpentone di oltre 250 persone, protagoniste da tutta Italia del progetto Patassariba ha attraversato la caratteristica via del Caminito, tra le più famose di Buenos Aires, tutta dipinta con colori sgargianti dai primi marinai italiani che alla fine dell'800 sbarcarono qui in cerca di fortuna.
Immancabile lo spettacolo di tango alla sera in una tipica milonga popular tra gli striscioni e le bandiere su cui campeggiavano slogan a favore della chiusura dei manicomi. Molti degli utenti hanno potuto così esibirsi insieme ai ballerini professionisti in questo ballo antico, basato sull'improvvisazione, caratterizzato da eleganza e passionalità.

giovedì 27 novembre 2008

Match Italia-Argentina dentro il manicomio di "Dr Manuel A. Montes De Oca"



Una rappresentanza di trenta giocatori da tutte le regioni d'Italia ha sfidato il team del manicomio “Colonia Nacional Dr Manuel A. Montes de Oca” della municipalità di Torres, composto interamente da pazienti internati nella struttura, una delle tante ancora presenti in Argentina.
Esito dell'incontro di calcetto 7-6 per la squadra di casa anche se non è mancata la consegna della coppa di consolazione per i giocatori di “Patassariba”. Si sono giocati quattro tempi da venti minuti più uno supplementare, momento della grande rimonta della squadra italiana: i sette giocatori sono riusciti a segnare ben cinque gol solo nell'ultima mezz'ora. A fine partita è seguito un pranzo nel giardino manicomiale e la consegna delle magliette dell'iniziativa ai pazienti argentini su cui sono riportati i numeri 180, 30, 60 (legge Basaglia, anniversario della sua applicazione e della Costituzione italiana).
E' seguita quindi una visita da parte degli operatori all'interno del manicomio che fu edificato nel 1908 e che ospita al suo interno 768 pazienti tra uomini e donne, internati per vari tipi di patologie psichiche, dal ritardo mentale più o meno lieve alla psicosi, dalla schizofrenia a varie forme di depressione.
“Molti di loro sono stati ripudiati dalle famiglie e non hanno altro posto dove stare” ha spiegato il direttore riabilitativo del centro Josè Mario Romè. Si è così appreso come nel paese argentino, a causa di fattori economici, sociali e culturali, i problemi di salute mentale siano vissuti con molta diffidenza e paura dall'intera comunità. “Qui al Montes De Oca stiamo lavorando duramente per cercare di ristabilire un contatto tra i pazienti e i loro familiari -ha aggiunto il direttore generale Jorge Santiago Rossetto-per far sì che possano essere gradualmente reinseriti nella società e conquistare l'autonomia”. E i risultati sono lusinghieri dal momento che in quattro anni (dal 2004 a oggi) sono oltre duecento gli utenti che hanno fatto ritorno a casa, grazie a efficaci programmi di riabilitazione.
Poco distante dal manicomio è sorto un centro diurno, nel quale i disabili psichici si dedicano a varie attività ricreative: cura dell'orto, attività con gli animali della fattoria, laboratori artistici. “La differenza è notevole rispetto al manicomio- ha sottolineato Gladys Chutte, operatrice psicologa -qui hanno più libertà e poco a poco riconquistano l'indipendenza”.

Padiglione 1 femminile manicomio "Montes de Oca"


L'ingresso al padiglione 1, da poco verniciato da un noto architetto argentino, lo stesso che ha dipinto una parte dello stadio "Bombonera" nel quartiere Boca.

I colori vivaci mettono allegria e la struttura si inserisce perfettamente nel contesto naturale circostante

Director Interventor Jorge Santiago Rossetto

Il Direttore generale Jorge Santiago Rossetto




Il direttore ricreativo Josè Mario Romè


Il direttore della riabilitazione e area tecnica della Colonia Nacional "Dr Manuel Montes De Oca" con un paziente

Il Manicomio Colonia Nacional Dr Manuel A. Montes de Oca


La giornata di giovedì è stata particolarmente ricca di eventi.

Un gruppo è partito di mattina presto, alle sette e mezza per visitare il manicomio fuori Buenos Aires. Prima si è svolta la spettacolare partita di calcio tra la squadra italiana dell'Anpis e quella degli utenti argentini: esito 7-6 a favore della squadra di casa.

Non è mancata comunque la coppa di consolazione per i nostri giocatori che hanno dimostrato grande impegno e perseveranza!

La visita al manicomio è proseguita nei padiglioni 1 e 3 entrambi femminili. Il secondo in particolare ospita donne con problemi di psicosi acute che raramente escono dalla struttura. Abbiamo messo tutti da parte pregiudizi e false credenze: la struttura è tenuta molto bene, è circondata da un parco immenso e gli ospiti si dedicano a varie attività. Dallo sport alla musicoterapia, dai laboratori artistici alla cucina.

Poco distante si trova il centro diurno e ancora oltre due case dove un gruppo di utenti vive autonomamente. Nella prima "Il ciliegio" vivono sei donne, nella seconda "la casa del Sol" vivono otto uomini. Si dedicano all'orto, alla fattoria e a varie attività ricreative.

mercoledì 26 novembre 2008

Mercoledì-Visita al Matadero




Una giornata allegra, viva, piena di energia! Nel quartiere Matadero di Buenos Aires i nostri eroi hanno incontrato la comunità locale che ha portato oggetti di artigianato autoprodotti. La band di Diego Arolfo Y La Tregua ha suonato folk argentino facendo scatenare un po' tutti all'interno dello stadio-arena che la sera ospita gli spettacoli.