giovedì 26 febbraio 2009

12 marzo 2009 a Zagarolo Alchimia Sband!


"DAL DISAGIO MENTALE AL PROTAGONISMO SOCIALE "

-Patasarriba 25 - 29 novembre 2008 - Buenos Aires - La PlataSport - Musica - Cultura -


Esibizione del fruppo musicale "Alchimia Sband"


Testimonianze in un viaggio a favore dei Diritti e le Pari Opportunità contro il pregiudizio e per dire ancora una volta NO alla vergogna del manicomio a trent'anni dalla legge Basaglia


12 marzo 2009 dalle ore 17,00 alle ore 19,00 - PALAZZO ROSPIGLIOSI Salone delle Bandiere - Zagarolo

martedì 24 febbraio 2009

Convegno a Caltagirone

Vogliamo ricordare a tutti che nei giorni 12 e 13 marzo 2009 - organizzato da Psichiatria Democratica - si terrà a Caltagirone il Convegno internazionale:
LA SALUTE MENTALE NELLE TERRE DI MEZZO Per costruire insieme politiche di inclusione nel Mediterraneo. 36 Anni di Psichiatria Democratica in Italia.
cui parteciperanno,tra l'altro,operatori provenienti da Albania, Francia,Grecia,Inghilterra,Israele,Palestina Spagna,Slovenia.

A breve il programma dettagliato.

mercoledì 11 febbraio 2009

Immigrati: l'associazione Anpis dice “no” ai medici delatori

Il presidente Roberto Grelloni: “Basta politiche discriminatorie, difendiamo diritto alla salute”

L'Anpis intende esprimere il dissenso e la grave preoccupazione per l'emendamento al “pacchetto sicurezza” approvato in Senato pochi giorni fa, che elimina il divieto di segnalazione di immigrati clandestini alle autorità competenti da parte del personale sanitario. L'emendamento infatti risulta in contrasto con il principio della tutela della salute, definito dall'articolo 32 della nostra Costituzione come ''fondamentale diritto dell'individuo'', non quindi legato alla cittadinanza, ma intrinseco alla dignita' essenziale della persona. Il nuovo provvedimento, investendo il personale sanitario del compito di delatore, si scontra anche con il codice deontologico che impone al medico l'obbligo morale di curare la persona ammalata senza alcuna distinzione, e rappresenta un'offesa al valore della persona e al rispetto della salute.
Inoltre, concedendo ai medici la facolta' di denunciare gli irregolari che si recano nelle strutture sanitarie, si disincentivano i clandestini ad usufruire delle cure mediche che, unitamente all'istruzione, riteniamo debbano essere garantite ad ogni persona, a prescindere dalla cittadinanza. “E' facile prevedere come molti migranti senza permesso di soggiorno non ricorreranno alle debite cure, mettendo a repentaglio la loro salute per il timore di essere denunciati” ha affermato l'anconetano Roberto Grelloni, presidente nazionale Anpis. Il quale ha ricordato come la soppressione della norma, contenuta nel vecchio Testo Unico sull'immigrazione, di fatto neghi il diritto alla salute per i clandestini e trasformi medici e infermieri in una sorta di “sceriffi” o “spie”. Per questo l'Anpis ritiene che queste politiche repressive e discriminatorie ostacolino di fatto il processo di integrazione di quanti cercano futuro nel nostro Paese, senza risolvere in alcun modo i problemi provocati dall'immigrazione irregolare. L'emendamento al disegno di legge voluto dalla Lega Nord provocherà secondo l'associazione “ulteriore marginalizzazione, incrementando la paura, la rabbia, la delazione e alimentando sentimenti di razzismo”.
Anpis intende esprimere profondo rammarico anche in merito all'articolo licenziato dall'aula del Senato della Repubblica che riguarda la tassa tra un minimo di 80 a un massimo di 200 euro che gli immigrati dovranno pagare per ottenere o rinnovare il permesso di soggiorno, approvato per un soffio mercoledì scorso a Palazzo Madama.
Si è espressa invece a favore dell'articolo che priva di qualsiasi beneficio gli accusati di violenza carnale, che saranno arrestati in flagranza senza passare per gli arresti domiciliari ed esclusi da altri benefici quali l’affidamento in prova ai servizi sociali, il regime di semilibertà , i permessi premio e la liberazione anticipata. Anpis auspica quindi che nell'immediato futuro vengano approvate dal Governo misure più restrittive e invoca pene più severe per chi commette reati sessuali e violenze ai danni di donne e minori: in particolare chiede il pugno di ferro contro gli stupratori, con aumenti della pena a un minimo di quindici anni di reclusione.
Anpis vuole ribadire il suo sostegno alla sicurezza e alla legalità, che non si riduca a mera tecnica di controllo sociale ma contribuisca alla salvaguardia dei diritti dell'individuo e della sua dignità.